Waldemaro, sorridere alla vita

Serenamente, così come aveva sempre vissuto, ci ha lasciato Waldemaro Baglioni, classe 1931, Maggiorente tartuchino. Mangino vittorioso nel 1967, Vicario procuratore, Vicario generale, Presidente di Castelsenio dal 1979 al 1982, Waldemaro è stato un uomo istituzione per la Contrada. Talento poliedrico, abile sarto, pittore, disegnatore, regista teatrale, ha contribuito anche a scrivere le parole del nostro inno insieme a Giulio Pepi e Mauro Barni. Sempre sorridente, ironico, amava dialogare con i giovani con i quali ha sempre avuto un rapporto privilegiato. Giovanni Ciotti lo chiamò a guidare Castelsenio in un momento particolarmente difficile per la Tartuca. C’era da ricostruire con pazienza il tessuto sociale della Contrada, ricomporre fratture interne, ricucire i rapporti e al tempo stesso seguire con attenzione e premura i giovani, le nuove leve, i futuri dirigenti. Il Priore Ciotti senior aveva visto giusto. Chi meglio di Waldemaro avrebbe potuto di riattaccare con pazienza e diplomazia i pezzettini della Contrada che si erano persi per strada? La Tartuca che vediamo oggi, unita, serena, con tanta voglia di divertirsi, nasce lì in quel periodo e porta anche il cromosoma di Waldemaro, se non altro per il suo modo di prendere le cose in maniera leggera e pratica allo stesso tempo, riuscendo a far brillare l’ordinarietà della vita. Ognuno di noi ha un ricordo particolare di Waldemaro, perchè fondamentalmente non si è mai legato ad un gruppo specifico di persone: era semplicemente amico di tutti e tutti noi lo abbiamo sempre amato per questo suo carattere dolce e sereno, fonte di spensieratezza e rassicurante amicizia. Personalmente ricordo sempre un incontro nella stanzina della televisione a Castelsenio, io poco più che adolescente, insieme ai miei coetanei (pochi in realtà), in cui ci chiedeva di aiutarlo nella gestione della Tombola. Era il 1979 e quella fu la prima occasione per me di ricevere una lezione di Contrada, come fosse una lezione di scuola con il professore. Con tono pacato ma fermo, con parole semplici ci parlò di amicizia, di dare senza mai pretendere nulla in cambio, di rispettare e farsi rispettare lavorando per la Contrada. Ci colpì perchè finalmente un dirigente di Contrada ci trattava da uomini, dandoci piccole responsabilità ma allo stesso tempo anche tanta considerazione. Waldemaro da giovane era stato anche grande protagonista della vita contradaiola per le sue doti di intrattenitore, disegnatore e organizzatore di feste. Il suo negozio “Confezioni Baglioni” in Piazza del Mercato era una delle attività più storiche della città, ed il suo talento sartoriale si esprimeva anche in Contrada contribuendo alla ideazione e realizzazione delle monture di Piazza del 1981 e quelle del Giro del 1987. Waldemaro è sempre stato presente in Contrada, e, trasferitosi da via dei Maestri a Vico Alto, pur vivendo lontano dal rione anche negli ultimi tempi non aveva mai mancato gli appuntamenti più importanti della Tartuca, che fossero la Festa Titolare o un’elezione. Amava divertirsi e far divertire, stare in compagnia confrontarsi con gli altri senza mai imporre il proprio pensiero. Elegante e vero signore di stile e educazione Waldemaro sarò ricordato anche per la sua grande disponibilità ogni qual volta la Contrada richiedeva il suo prezioso aiuto. Un pezzo di Tartuca se ne è andato, lasciandoci in eredità tanti ricordi tutti felici e sorridenti, come lui.
Giovanni Gigli

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