Novità: l’Assessore Delegato è una figura inutile

Con un incredibile colpo di scena il Sindaco De Mossi assume le vesti di Assessore Delegato e promuove una proposta di sanzione alla Contrada della Selva, al di fuori della normale procedura dettata dal Regolamento del Palio.
Come è stato possibile? Per capire (o non capire) la novità procediamo con ordine. Innanzitutto è bene chiarire che i richiami a fatti del 1982 e del 1987, per giustificare questo atto, non servono a niente perchè all’epoca non esisteva l’Assessore Delegato che è l’unico a cui il regolamento attuale assegna il compito di proporre sanzioni sulla base della relazione dei Deputati della Festa. Ciò avviene anche nel caso in cui occorra prendere provvedimenti urgenti durante i giorni del Palio (art.100).
Nell’ordinanza dell’Assessore Delegato Tirelli (almeno formalmente è lui) in cui esponeva le proposte di sanzione, si ometteva di sanzionare la Selva per il lancio della bottiglietta da parte di un suo noto contradaiolo in quanto “non è possibile a norma del vigente regolamento deliberare direttamente una proposta sanzionatoria e quindi si demanda all’Amministrazione come prevista dall’articolo 103 i provvedimenti dell’episodio in esame.”
Cosa è successo? E’ successo che nella relazione dei Deputati della Festa (unico documento da cui trarre le proposte di sanzione) era citato il lancio della bottiglietta (da qui la presa in esame dell’Assessore) ma non l’identità del lanciatore. Sarebbe bastato fotocopiare l’atto del Vigile urbano che all’instante aveva identificato il lanciatore per chiudere la pratica, oppure semplicemente chiederlo a voce e scriverlo nella relazione (ricordiamo che gli alfieri del Valdimontone furono sanzionati per una testimonianza rimasta anonima). Ma non è stato fatto. Con lo stesso negligente modo di raccogliere le informazioni fu salvato dalla squalifica Andrea Mari nel 2017, per un episodio che era davvero difficile non menzionare. In quel caso il fatto non fu proprio riportato nella relazione e quindi Brio fu incredibilmente assolto già in fase investigativa.
Sarebbe inutile, ma a quanto pare non lo è, ribadire l’ovvio e cioè che nella relazione dei Deputati vanno inseriti tutto ciò che è utile per le decisioni dell’Assessore Delegato (che non può svolgere azioni investigative proprie).
Quindi, tornando all’attualità delle proposte di sanzione dell’agosto 2019, Tirelli tira in ballo l’articolo 103 del regolamento del Palio per demandare all’Amministrazione Comunale (che in base al regolamento è la Giunta e non il Sindaco che è sempre indicato come “Autorità Comunale”) di prendere in carico la sanzione della bottiglietta perchè lui non può farlo in quanto nella relazione dei Deputati non si cita chi sia il lanciatore.
Ma cosa dice l’articolo 103? Eccolo qui:
Articolo 103 – Precisazioni – Assessore Delegato
Per l’applicazione delle disposizioni contenute nel presente Regolamento che non abbiano specifico riferimento ai vari organi del Comune, si precisa che essa è di competenza della Giunta Municipale là dove si parla di Amministrazione Comunale, mentre rientra nelle competenze del Sindaco, di chi per legge lo sostituisce, o dei suoi delegati, tutto quanto il Regolamento stesso demanda all’Autorità Comunale.
Con l’espressione “Veterinario Municipale” è indicato il medico veterinario che l’Amministrazione Comunale nomina per l’espletamento delle funzioni previste dal presente Regolamento.
L’Assessore Delegato viene nominato dal Sindaco con apposito atto, e svolge il ruolo attraverso ordinanze.

L’articolo, come è ben scritto nel capitolo, è solo una precisazione, niente di più. Si tiene solo a precisare che, per l’applicazione delle disposizioni regolamentari, laddove non ci siano precise indicazioni ai vari organi comunali si intende “Giunta” quando si parla di Amministrazione Comunale e si intende “Sindaco” quando si parla di Autorità Comunale. Non c’è assolutamente scritto che l’Assessore Delegato rimanda all’Amministrazione Comunale la valutazione di sanzioni che lui non può prendere.
Anche perché se prendessimo per buona questa interpretazione del tutto campata in aria, l’Assessore Delegato che ci sta a fare? Tutte le volte il Sindaco potrebbe intervenire a suo piacimento per deliberare sanzioni non prese in esame dall’Assessore Delegato. Tanto varrebbe togliere di mezzo l’Assessore, la relazione dei Deputati e lasciar fare tutto al Sindaco, come accadeva nel passato. Oltretutto il citato articolo 103 specifica che ” per l’applicazione delle disposizioni contenute nel presente Regolamento che non abbiano specifico riferimento ai vari organi del Comune…” Ma per l’appunto la figura dell’Assessore Delegato è ben specificata nel regolamento e ha un preciso riferimento di competenze cioè quello di deliberare le sanzioni. Quindi è francamente incomprensibile come si possa scavalcare le competenze dell’Assessore Delegato facendo rivestire quel ruolo al Sindaco.

P.S. La perla dell’ordinanza n.123. In pratica la procedura è talmente al di fuori del regolamento che si consiglia di non ripeterla!

Giovanni Gigli