Il cellulare si lascia a casa

Intervista a Paolo Leoncini (CTP)

La stagione paliesca è alle porte ed al Consorzio si riparte dall’esperienza dello scorso anno, tutto sommato positiva per quello che riguarda la tutela dell’immagine e dei diritti televisivi. Diverso il discorso della proliferazione di filmati registrati da smartphone del post-corsa, e che in alcuni casi, sostenuti dalla visibilità di testate nazionali, hanno creato imbarazzo e molte riflessioni su come affrontare la nuova frontiera della cosidetta comunicazione social. Paolo Leoncini, ex Priore del Leocorno, è l’attuale responsabile dell’area immagine e comunicazione, con lui vogliamo fare il punto della situazione e chiarire ai nostri lettori alcune situazioni che talvolta si prestano ad accendere le polemiche dei contradaioli.
Credo che il 2015 possa essere indicato come l’anno in cui è si definitivamente imposto il problema della diffusione in tempo reale riprese private delle immagini del Palio, dentro e fuori lo spazio dei diritti televisivi. Quale riflessioni ha portato l’inverno per affrontare il problema?
Innanzitutto è opportuno sempre chiarire che è il Comune di Siena a delegare il Consorzio la gestione delle immagini e la vendita dei diritti. Delega che logicamente scade ogni qual volta occorre rinnovare gli accordi e ciò accadrà nel 2018 in quanto il contratto triennale in essere con la Rai cesserà nel 2017. Detto questo mi preme fare un’altra precisazione. Tecnicamente i diritti televisivi terminano alla fine della corsa, pertanto tutto ciò che accade dopo è in qualche modo “pubblico”. I filmati degli scontri che sono stati diffusi da varie testate nazionali on line sono stati rilanciati da privati, ospiti o turisti ai quali è impossibile impedire le riprese. Altro discorso è quello dei contradaioli i quali, come già evidenziato nel comunicato del Magistrato dello scorso anno, dovrebbero dotarsi di una buona dose di autocontrollo prima di diffondere
determinate immagini che poste fuori da un certo contesto possono sicuramente danneggiare l’immagine del Palio.
Forse non è il caso di spingere per una azione di informazione da parte del Consorzio in questo senso?
Certo, già lo facciamo, ma evidentemente la strada da percorrere è proprio questa. A tale proposito mi piace citare la risposta di un gruppo di cittini del Leocorno che al termine di una chiacchierata su questi problemi mi hanno risposto: “Vuol dire che quando si va a vedere la prova si lascia il telefonino a casa!”. Ora, di certo, non si deve arrivare a tanto ma in ogni caso a volte sarebbe meglio che il contradaiolo si scordasse di avere il cellulare dietro.
Quali novità ci sono state ultimamente per ciò che riguarda l’allestimento del service e della cura nella gestione delle riprese? La crisi economica sicuramente ha influenzato anche il nostro lavoro. Le testate televisive non
sono in grado di investire in questo tipo di “evento” ed anche con la Rai la trattativa è stata lunga e difficile ma alla fine siamo riusciti a tagliare alcune spese per il service senza intaccare la qualità. Questo è stato un grande successo. Oltretutto è accaduto che in questo sforzo di taglio delle spese abbiamo trovato anche soluzioni migliori che nel passato.
Ad esempio?
L’eliminazione della regia in un furgone attrezzatissimo ma anche costoso che sostava in Piazza del Mercato con il conseguente trasferimento dentro il Palazzo Pubblico ha reso tutto il lavoro
molto più comodo e funzionale. Grazie all’Amministrazione Comunale che ci ha concesso lo spazio necessario adesso coloro che ne hanno l’autorizzazione come lo stesso Sindaco o i Deputati della Festa e lo stesso Mossiere possono rivedere immediatamente – cioè al termine della corsa o della prova – le dinamiche di certe problematiche come per esempio le cadute al canape, per chiarire, attraverso tutte le riprese, i dubbi di interpretazione. Ciò è utile per porvi rimedio ed anche per evitare facili polemiche.
E poi c’è stato anche il Palio in diretta internazionale ad Abu Dhabi.
Si è vero. Negli Emirati Arabi c’è molto interesse per i cavalli e per il Palio. Grazie alla Rai è stato possibile effettuare un collegamento internazionale verso Abu Dhabi. A questo proposito mi piace ricordare che uno dei due telecronisti era uno studente di Siena, Duccio Tripoli,
contradaiolo della Giraffa che si aggiunge, in questo modo, alle altre due presenze senesi: Maurizio Bianchini e Annalisa Bruchi, una garanzia di corretta informazione. La presenza di un telecronista senese è estremamente importante per noi, soprattutto per gestire situazioni
delicate che si presterebbero a facili strumentalizzazioni. Inoltre per lo studente senese, che ha ricevuto il gradimento anche dei funionari Rai, può essere una bella esperienza nel campo della comunicazione.
Anche se non è il tuo settore, in quanto riguarda l’area marchio, ultimamente è venuto fuori anche il pacchetto di sigarette con riferimenti al Palio.
Questa ci mancava proprio. Dal momento che siamo stati informati ci siamo subito attivato per contattare i responsabili e cercare di bloccare la produzione. D’altra parte in questi casi è impossibile intervenire prima. Per fortuna accade spesso che ci contattino in precedenza per avere informazioni ed in questi casi, naturalmente, riusciamo ad intervenire e far risparmiare tempo e denaro anche alla stessa ditta produttrice.


Giovanni Gigli