Una nuova “Corazza”

30 novembre 2012.Si volta pagina. La “Corazza del rospo” spazio web nato nel 2008 per riempire il vuoto mediatico su internet del contradaiolo tartuchino adesso sente il bisogno di cambiare contenuti e veste grafica. I costanti aggiornamenti degli anni passati con tanto di servizi fotografici, adesso sono ottimamente supportati dal sito ufficiale della Tartuca, l’unico spazio virtuale comunicativo a cui ogni tartuchino deve far riferimento per le notizie della Contrada. L’obiettivo di pubblicare un vero e proprio “giornale on line” sempre aggiornato che tenga in contatto il contradaiolo residente in città o fuori patria è pienamente riuscito e questo è un grande successo e una bella soddisfazione, considerato che siamo i primi a raggiungere questo ambizioso traguardo. Quindi per la “Corazza” non ha più senso svolgere questo compito che non farebbe altro che creare un doppione in un settore nel quale la Tartuca deve avere il totale monopolio. Dunque nuova vita per la “Corazza del rospo”. Cambio di strategia comunicativa e cambio di grafica. Da un punto di vista di contenuti gli articoli saranno più indirizzati a spunti di riflessione e critica su Siena, il Palio e la vita delle Contrade con particolare riferimento naturalmente alla Tartuca. La galleria delle foto per il momento è sospesa, in considerazione del fatto che nonostante le immagini potessero essere usate da tutti, nessuno ha mai citato la fonte quando sono state pubblicate su giornali o su internet. D’altra parte si chiedeva solo questo. In questi ultimi tempi gli argomenti su cui parlare non mancano di certo e pertanto non mancheranno gli spunti per riempire le pagine virtuali della “nuova Corazza”. Lo stile grafico è stato scelto volutamente privo di riferimenti contradaioli, se non nel titolo, attraverso una impaginazione essenziale che favorisce la lettura ed una immediata comunicazione. Insomma, vita nuova, anche se a qualcuno – sono consapevole di questo – non piacerà. Il sottotitolo della “Corazza”, lo slogan in gergo comunicativo, è “lo spazio della memoria”, inteso non tanto come luogo virtuale per immagazzinare immagini e fatti del passato, quanto come predisposizione mentale per giudicare il presente. 
Giovanni Gigli